Giuntoli, l’uomo al comando


Faccio un articolo che potrebbe apparire polemico, ma realmente non vuole esserlo.

Si legge ovunque tanto entusiasmo in questa nuova Juve, i tifosi bianconeri credono tantissimo in Motta e Giuntoli, ovviamente la speranza di tutti noi juventini è che sia entusiasmo ben riposto.

Personalmente sono un po’ più cauto, è in atto una rivoluzione e riuscire a far quadrare subito tutto è qualcosa di estremamente difficile, dal mercato al campo, la competenza e la bravura spesso non bastano, siamo esseri umani e nessuno è perfetto bisogna sperare che gli errori che si stanno commettendo e che si commetteranno non saranno troppo impattanti sul risultato finale.

Detto questo e premettendo anche che il giudizio è comunque sospeso almeno fino alla fine del mercato, mi sento di dare un primo giudizio dopo un mese di mercato, considerando per fatte le operazioni Soulè, Huijsen e Todibo. Allo stato attuale Giuntoli secondo me non ha fatto niente di eccezionale, non è ancora riuscito a piazzare nessun esubero, forse solo Kean considerandolo tale.

Tolti gli svincolati Rabiot e Sandro, tutte le uscite sono di giocatori sotto i 25 anni, a cifre che tutto sommato si possono ritenere anche contenute. Gli acquisti potrebbero essere acquisti importanti, ma il costo di queste operazioni sono tutti abbastanza alti, a partire dai 20 milioni per Di Gregorio, portiere di 27 anni con solo due stagioni in A, fino ad arrivare all’operazione che è già nella top 10 di quelle più costose della storia del club Douglas Luiz.

Vista la brutta gestione di Chiesa e Szczesny, i capricci (leciti) di McKennie e situazioni difficili di Arthur, De Sciglio e Kostic si è dovuto rinunciare ob torto collo a giovani di prospettiva come Soulè ed Huijsen (per cui forse andrebbe fatto un discorso a parte, in questo caso la gestione del giocatore da parte del suo entourage non sembra la migliore).

Si è detto che la Juve voleva spingere per dare a Motta una rosa quanto più completa nelle prime fasi di ritiro, ora a 20 giorni dall’inizio del campionato manca completamente tutto il reparto degli esterni offensivi con esclusione di Yildiz, l’obbiettivo numero uno (Koopmeiners) è ancora molto lontano, la situazione sugli esterni bassi è ancora in lavorazione e considerando Milik in uscita e Kean partito manca anche qualcuno che possa far rifiatare Vlahovic.

Giuntoli è arrivato con le stimmate del miglior professionista possibile in quel ruolo, gli è stata concessa una fiducia quasi incondizionata, ma nei prossimi 15/20 giorni è il momento di dimostrare il suo valore anche in bianconero.

Motta è in una situazione simile, è arrivato come salvatore della patria, speriamo che gli basti la prossima stagione per dimostrare di essere la persona giusta al posto giusto per riportare la Juve dove le compete.

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